Illuminazione: cambiano le classi di efficienza energetica

Il 4 luglio 2017 (con pubblicazione il 28 luglio) l'Unione Europea ha deliberato a favore di un riordino e razionalizzazione delle classi di efficienza energetica. Il Regolamento UE 2017/1369 istituisce un nuovo quadro per l’etichettatura energetica e abroga di conseguenza la Direttiva 2010/30/UE.

Classi Efficienza

Per chi volesse andare a leggere il documento il testo integrale è disponibile sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea ma riassumendo per sommi capi possiamo dire che in questo regolamento vengono fissate le scadenze per la sostituzione delle ben note classi di efficienza A+, A++, A+++ con una scala da A a G. Con l'efficientamento energetico e l'evoluzione tecnologica dei prodotti queste classi sull'etichettatura dei prodotti sono diventate poco pratiche e comprensibili, inoltre è stata stabilita anche la creazione di un apposito database di prodotti che possa essere reso pubblico online per i clienti ed essere utilizzato dalle autorità di controllo.

"Il miglioramento dell'efficienza dei prodotti connessi all'energia attraverso la scelta informata del cliente – si legge nel Regolamento 2017/1369 - avvantaggia l'economia dell'Unione, riduce la domanda energetica e permette ai clienti di risparmiare sulle fatture energetiche, contribuisce all'innovazione e agli investimenti nell'efficienza energetica e permette alle industrie che sviluppano e realizzano i prodotti più efficienti sotto il profilo energetico di ottenere un vantaggio concorrenziale. […] Il presente regolamento contribuisce allo sviluppo, al riconoscimento da parte dei clienti e all'immissione sul mercato di prodotti energetici intelligenti, che possono essere attivati per interagire con altri apparecchi e sistemi, inclusa la rete energetica stessa, al fine di migliorare l'efficienza energetica o l'utilizzo di energie rinnovabili, ridurre il consumo energetico e promuovere l'innovazione nell'industria dell'Unione."

Classi Efficienza

L'attuale scala cromatica dell'etichetta, dal verde scuro al rosso, dovrebbe essere mantenuta come base per informare i clienti circa l'efficienza energetica dei prodotti e per la maggioranza dei gruppi dei prodotti, questa etichetta, dovrebbe indicare anche il consumo assoluto di energia in aggiunta alla scala suddetta.
L'Unione Europea prosegue specificando che:

"La classificazione con lettere da A a G si è dimostrata efficiente in termini di costi per i clienti. Si prevede che una sua applicazione uniforme a tutti i gruppi di prodotti rafforzi la trasparenza e faciliti la comprensione per i clienti."

"Per varie etichette create dagli atti delegati adottati a norma della direttiva 2010/30/UE – continua il Regolamento - i prodotti sono disponibili solamente o prevalentemente nelle classi più elevate. Ciò riduce l'efficacia dell'etichetta. Le classi indicate sulle etichette esistenti, in funzione del gruppo di prodotti, hanno scale diverse, in cui la classe più elevata può variare dalla classe A a quella A+++. Di conseguenza, quando i clienti confrontano le etichette tra gruppi di prodotti diversi, potrebbero essere indotti a ritenere che per una particolare etichetta esistano classi energetiche superiori a quelle esposte. Per evitare tale rischio di confusione, è opportuno effettuare, prima di tutto, un riscalaggio iniziale delle etichette esistenti per garantire una scala da A a G omogenea."

Passaggio Classi Energetiche

Tali misure specificate nel documento propongono anche che nella nuova etichettatura le classi A e B, quelle che indicano i consumi più bassi, non siano utilizzate nelle prime fasi di operatività del nuovo sistema di classificazione al fine di lasciare un margine per la prevedibile evoluzione tecnologica dei prodotti. L’industria dell’illuminazione tuttavia ha chiesto alla Commissione studiare un range più adeguato per non lasciare inutilizzate le due classi più alte per diversi anni. Probabilmente l'industria, che guarda anche alla comunicazione e marketing dei propri prodotti, ha considerato che nel passaggio dalla vecchie alla nuova etichettatura il cliente poco informato possa erroneamente percepire la nuova classificazione come una riduzione della qualità del prodotto in base ad un suo maggiore consumo. Siccome la nuova classificazione sarà impossibile da adottare nell'immediato ed in modo simultaneo per tutte le aziende, forse si teme che la confusione creata dalla coesistenza delle due etichettature possa creare distorsioni sul mercato, se non fenomeni di concorrenza sleale.

In ogni caso è stata già chiesta da Lighting Europe, Associazione Europea che rappresenta l’industria dell’illuminazione, una proroga di 24 mesi per adempiere alla nuova classificazione sui milioni di prodotti in commercio ed alla loro registrazione nel database. Questo eviterebbe anche la costosa sostituzione di tutti gli imballaggi che riportano la vecchia scala.
L'Unione Europea ha già recepito le osservazioni e previsto che il settore si adegui entro e non oltre la fine del 2019. Il database dovrebbe essere creato a partire dal gennaio 2019 per consentire alle autorità di vigilanza degli Stati dell'Unione di rispettare i requisiti di etichettatura.

Tutto il mondo dell'illuminazione, sebbene sappiamo che nel mondo dell'intrattenimento i consumi energetici non siano propriamente il primo dato considerato, dovrà informarsi prima ed adeguarsi a questa nuova classificazione. Saranno le aziende a dover poi educare i clienti, evidenziando l’utilità e la praticità del nuovo sistema.